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torna alle newsParent training: il difficile ruolo dei genitori
Dott.ssa Federica Caldirola
Diventare genitori certamente si caratterizza come una sfida sempre più incalzante data la complessità della società in cui viviamo e delle richieste interne ed esterne a qualsiasi nucleo familiare. Le sfide legate ai percorsi di crescita e di sviluppo di ogni bambino richiedono non solo uno spunto di riflessione maggiore, ma anche un’attenzione peculiare nel rispondere ai bisogni dei figli e dell’intero sistema familiare.
Che cos’è il parent training e come si caratterizza?
Il parent training (PT) si configura come un percorso psico-educativo caratterizzato da un insieme di strategie, tecniche e modelli comportamentali. Tale intervento, in base alle diverse esigenze, si può intraprendere individualmente o in gruppo. L’obiettivo è quello di sviluppare o potenziare specifiche competenze genitoriali, al di là di determinate problematiche che possono insorgere durante le tappe evolutive del bambino. Pertanto, uno tra gli obiettivi principali resta quello di ridurre o modificare gli interventi educativi genitoriali disfunzionali o ambigui. Questi ultimi possono causare messaggi e comportamenti incoerenti e fallaci, compromettendo il benessere dell’ambiente domestico.
Durante il percorso del training, difatti, le strategie educative genitoriali che appaiono disfunzionali sono gradualmente sostituite con azioni finalizzate a ottenere obiettivi condivisi con l’intero nucleo familiare. Attraverso un programma dilazionato nel breve e nel lungo termine, i genitori mirano ad ottenere una maggiore padronanza di ciò che accade in famiglia. Il risultato è particolarmente incoraggiante, dato che si riesce a gestire i livelli di stress e a modulare le risposte comportamentali, adeguandole ai bisogni educativi.
Le caratteristiche funzionali dei percorsi di PT
A prescindere dalla natura del programma e dalle esigenze dei genitori, ogni percorso di parent training si compone di diversi elementi che costituiscono le finalità stesse del “corso di formazione per genitori”. I seguenti sotto-obiettivi aiutano a delineare ancor di più le caratteristiche peculiari dei parent training:
- contribuire a creare un’immagine di una famiglia sana attraverso un modello di coerenza e linearità;
- incrementare momenti di condivisione e di osservazione dei figli, facilitando così uno scambio comunicativo propositivo e rinforzante per la relazione;
- valorizzare e incoraggiare i propri bambini non solo per i successi ottenuti ma anche per l’impegno profuso nelle singole attività;
- fornire una visione sicura, ottimistica e aperta del mondo e della realtà circostante;
- trasmettere la capacità di riconoscere i propri errori e di saper chiedere scusa;
- affidarsi alla rete di supporto sociale, sostenendo l’importanza di chiedere aiuto e di comunicare le proprie difficoltà e i propri bisogni.
Il programma
Il percorso può prevedere in genere da 4 a 10 incontri con cadenza settimanale e si può suddividere in tre fasi distinte:
- la prima fase teorica e preparatoria ha lo scopo di introdurre gli aspetti generali dell’oggetto di interesse;
- la seconda fase maggiormente di carattere pratico-esperenziale richiede una partecipazione attiva dei genitori, i quali sono chiamati a svolgere attività di role playing o a commentare filmati e videoregistrazioni;
- la fase conclusiva è caratterizzata dalla consegna di tecniche comportamentali e «esercizi di consapevolezza» da attuare a casa. Nella maggior parte dei casi il Parent Training è svolto in gruppi che facilitano la condivisione di esperienze personali, favorendo un clima collaborativo tra i partecipanti. I gruppi permettono infatti di promuovere lo scambio di esperienze, di vissuti emotivi e di credenze relative alla funzione genitoriale.
I vantaggi del Parent Training e lo stile di attaccamento
Una delle finalità perseguite attraverso i programmi di parenting è sicuramente l’identificazione dello stile genitoriale di attaccamento. Uno stile di attaccamento funzionale e protettivo per il bambino è quello che non coinvolge solo la diade caregiver-bambino ma investe anche l’intero nucleo familiare, creando una base familiare sicura (Byng-Hall, 1998) con vantaggi e benefici per tutti i membri. Una base familiare sicura svolge quindi diverse funzioni:
- crea un ambiente di fiducia e responsività verso sé stessi e gli altri;
- assicura un sistema di protezione per esplorare l’ambiente intra-extra familiare e una fonte di riparo per eventuali eventi minacciosi o stressanti;
- garantisce, grazie ai genitori «base sicura», risposte efficaci e coerenti ai bisogni di ciascun membro del nucleo familiare.
L’applicazione e l’utilizzo dei programmi di Parent Training
La vastità applicativa di natura psico-educativa del PT in ambiti non solo clinici consente di effettuare piani di lavoro con genitori e bambini con disturbi del neuro-sviluppo. Il Parent Training, spesso, rappresenta un punto di svolta nel trattamento, che si rivela essere più efficace rispetto ad altre tipologie di intervento per due motivi (Laforett et al., 2008):
- i genitori acquisiscono competenze più funzionali per gestire le situazioni di stress familiare e adottano stili di problem solving più adeguati alle esigenze del nucleo familiare;
- i bambini sviluppano una minore vulnerabilità all’insorgenza di deficit secondari.
L’interazione genitore-figlio evolve di pari passo con il mutare delle singole parti: infatti se da un lato il bambino sperimenta i suoi stadi evolutivi, dall’ altro anche madre e padre sono soggetti a cambiamenti nel tempo, mostrando delle evoluzioni nella sfera personale, nel ruolo genitoriale e nella loro relazione affettiva. Attraverso il Parent Training i genitori comprendono come non esista un manuale del genitore perfetto, ma imparano ad affrontare con efficacia molti problemi comuni che, a lungo andare, possono compromettere non solo il benessere familiare ma lo sviluppo psicologico del bambino (Benedetto, 2005).