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Il linguaggio in soggetti con disturbo dello spettro autistico

Dott.ssa Benedetta De Rosa

Metodi e terapie

Come si caratterizza il linguaggio in soggetti con disturbo dello spettro autistico?

Innanzitutto bisogna chiarire cos’è l’autismo e quali sono le sue caratteristiche. Esso è un disturbo del neuro sviluppo caratterizzato dalla compromissione dell'interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale. Data la varietà di sintomatologie si parla di Disturbi dello Spettro Autistico (ASD: Autistic Spectrum Disorders), i quali comprendono una serie di patologie che hanno come denominatore comune le suddette caratteristiche a vari livelli di intensità.

In base alle stime più recenti, i soggetti con autismo risultano essere circa uno ogni mille, con un rapporto tra maschi e femmine pari a 4:1. I sintomi compaiono intorno ai tre anni e persistono per tutta la vita. Non si può parlare di una cura vera e propria per l’autismo, ma una diagnosi precoce unitamente all’adozione di appropriati interventi educativi, può migliorarne sensibilmente il decorso.

In soggetti con disturbo dello spettro autistico, il linguaggio non può essere descritto in modo universale. Esso potrebbe essere assente, poco ricco di termini o particolarmente eccessivo; per alcuni soggetti le uniche parole conosciute sono ripetizioni automatiche e non volontarie di frasi o vocaboli che il soggetto ha appena ascoltato. In casistiche più gravi può manifestarsi anche una totale assenza di comunicazione sia linguistica che gestuale.

Attraverso dei programmi educativi, è possibile migliorare l’uso del linguaggio in diversi contesti della vita quotidiana, tenendo a mente però che i soggetti con autismo spesso a memorizzano solo il significato letterale del termine senza recepirne il significato. Per tale ragione è difficile che comprendano i toni sarcastici, la comicità e i doppi sensi. Al fine di supportare lo sviluppo del linguaggio è fondamentale inserire il soggetto ASD all’interno di un programma terapeutico costruito ad hoc per le sue capacità, attuando interventi che fungano da incoraggiamento e stimolo.

In primo luogo è molto importante che le attività siano svolte in un contesto ludico, con giochi che motivino e suscitino la sua attenzione, facendo leva anche sulle capacità gestuali e sonore. Qualora il soggetto non riuscisse a sviluppare un livello di linguaggio adeguato, è necessario ricorrere alla cosiddetta “comunicazione aumentativa alternativa”, che consente al bambino di comunicare i suoi bisogni senza dover utilizzare un codice linguistico prestabilito.

Tra i diversi metodi della comunicazione sopracitata, quello più conosciuto e utilizzato è il metodo PECS (Picture Exchange Communication System), basato sull’uso di immagini come “rinforzo”, che punta allo sviluppo della comunicazione attraverso un apprendimento a piccoli passi (6 fasi) in cui si incoraggia la spontaneità e l’iniziativa del bambino nella comunicazione.

Perché è così importante che i soggetti con autismo imparino un proprio codice comunicativo?

È molto importante sicuramente perché rendere un soggetto con ASD in grado di manifestare i suoi disagi e comunicare i suoi bisogni può ridurre notevolmente la possibilità che insorgano comportamenti disadattivi e aggressivi. Proprio a tale scopo è importante sottolineare che un intervento precoce può fare davvero la differenza nello sviluppo comunicativo ed è per questo che è altresì importante che genitori, insegnanti e familiari siano attenti fin da subito alle capacità relazionali del soggetto.

La nostra équipe dispone di professionisti in grado di supportare i soggetti ASD e le loro famiglie. In modo particolare il professionista ha il compito di promuovere la comprensione e la comunicazione tramite l’utilizzo di strumenti adeguati per fronteggiare il problema. Con la famiglia è inoltre possibile effettuare incontri di Parent-Training, finalizzati all’apprendimento di strategie funzionali per una migliore gestione comportamentale del bambino.

Infine è fondamentale lavorare anche con le insegnanti e monitorare costantemente i risultati ottenuti allo scopo di un adeguato mantenimento e/o aggiornamento di questi ultimi.

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